CHIUDE L’AIAS DI VIA BERNINI A PALERMO
Era nell’aria da tempo, ora si è concretizzata la chiusura del Centro AIAS di via Bernini, 4 A Palermo. Nelle ultime settimane i malesseri erano aumentati e molti genitori dei bambini con patologie gravi e gravissime , avevano manifestato la loro critica e segnalato alla nostra referente i disagi. L’impianto di condizionamento rotto aveva fatto esplodere la rabbia. Il 9 giugno la Nostra Referente territoriale Margherita Bravo intervistata da Blog Sicilia dichiarava: “Ma al Centro molte cose non funzionano, ed i nostri bambini non vengono tutelati, mentre dovrebbero trovare un ambiente accogliente e confortevole, i materassini ed i cilindri per la riabilitazione sono rotti, il materiale didattico è inadeguato o inesistente, e spesso anziché essere conservato in appositi armadietti viene lasciato a terra, in barba alle più elementari norme di igiene e molti dei nostri ragazzi hanno patologie che li rendono assai vulnerabili alle infezioni”. Ottimo il lavoro della nostra referente territoriale. Ora con una lettera del 17 giugno 2016, indirizzata ai genitori, l’Aias ha comunicato che su ordine dell’U.O.C. Igiene degli Ambienti di Vita dell’ASP dovrà “provvedere immediatamente ad eseguire alcuni lavori di manutenzione nel Centro di Via Bernini”. A detta dell’AIAS i lavori partirebbero da lunedì 20 giugno 2016 e quindi il Centro rimarrebbe chiuso e l’attività riabilitativa cesserebbe. E’ evidente che noi di AILA non siamo assolutamente d’accordo ad una soluzione simile. Riteniamo che le attività non possono e non debbono essere sospese e a partire da lunedi 20 intraprenderemo presso le sedi opportune tutte quelle iniziative che tenderanno a non fare interrompere il servizio e a individuare eventuali responsabilità di soggetti o Enti che non ottempereranno a quanto previsto dalla legge in materia di cure e sostegno ai soggetti disabili minori.
Vi terremo informati.
Ada Orsatti
Comunicato Presidente AILA Ada Orsatti a seguito della chiusura del centro AIAS via Bernini Palermo
Frequento il centro aias di via Bernini da quasi 10 anni con molti sacrifici considerato che non abito a Palermo. Lo considero un centro efficiente gestito da operatori abbastanza qualificati considerato i miglioramenti di mio figlio e di altri assistiti seguiti nell’arco di questo tempo. Ho avuto la possibilità di cambiare posto ma non l ho fatto per questo motivo. È vero il centro potrebbe essere migliorato ma la struttura è quello che è tra l’altro anche in affitto ma non è stato mai sporco. I condizionatori si guastano come quelli di qualsiasi edificio è quello dell’ aias è stato riparato anche molto velocemente. Ritengo che sia più giusto avviare il centro nuovo già ultimato di via paruta e risparmiare denaro utile per l’acquisto di ulteriore materiale necessario per i nostri assistiti.
Giovanni
In qualità di Presidente di AILA tengo a precisare che mai è stata messa in discussione la professionalità dei medici e degli operatori all’interno del Centro AIAS di Via Bernini a Palermo. Sono state raccolte, nel tempo, da parte di AILA e dei suoi referenti, delle lamentele che negli ultimi periodi sono aumentate a causa di vari disservizi. Preciso anche che, già da stamattina, i nostri referenti Regionale, Provinciale e Territoriale hanno raccolto informazioni presso gli uffici competenti ed abbiamo depositato le nostre note di protesta a difesa di tutti i minori che eseguono terapia nel Centro. Abbiamo appreso che dopo svariati sopralluoghi dell’ASP, ultimo quello del 27 maggio c.a., l’AIAS è stata intimata di eseguire i lavori di manutenzione dei luoghi pena la chiusura del centro. Domani chiederemo ufficialmente con lettera l’accesso agli atti per verificare eventuali responsabilità, ma sopratutto consentire a tutti, sottolineo a tutti i bambini di ritornare velocemente alle proprie terapie in locali idonei al loro stato di salute.
Ada Orsatti
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Dato che il centro è stato chiuso è ovvio che le autorità hanno rjscontrato delle anomalie.
È crretto da parte dell”autorità inserire i bambini in un altro centro,perché non.possono far mancare la terapia a questi angioletti che già sono tanto sofferenti.
Se il centro è stato chiuso significa che è per tutelare questi bambini che non si possono difendere.
Non tutti hanno capito che è stato un bene.
con la speranza che a chi di dovere provveda subito a trovare posti in altri centri a questi angioletti
Maria
Vorrei precisare che i miei referenti con una parte di genitori, son stati presso l’ufficio igiene ed incontrato il Dot.Bua ieri mattina alle 8.15, il quale ha ben spiegato che c’era stato un sopralluogo (ispezione) il giorno 27 Maggio (non sto a specificare in quanto è già stato comunicato nell’articolo), le chiedo cortesemente di leggere bene i comunicati di A.I.L.A. Non son stati di certo né i genitori degli assistiti, né tantomeno i Referenti Territoriali e Regionali a far chiudere lo stesso centro. Mentre verso la fine dello stesso comunicato, troverà il nome della Direttrice Sanitaria dell’Asp n.6 La quale ha organizzato con urgenza un tavolo lavoro alle ore 14 con la Dott.sa Di Marco dell’Unione riabilitativa di villa delle ginestre il Commisario ecc.. dove appunto alle 15.30/16 è stato verbalizzato l’apertura momentanea dello stesso centro, dopo la pulizia forzata e qualche lavoretto e per Mercoledì il rientro terapeutico dei bambini, non solo la stessa Direttrice Sanitaria mi ha confermato che sarà disponibile a collaborare con la mia associazione e i miei referenti, per qualsiasi problema riguardante il centro ed i bambini! A.I.L.A. (Associazione Italiana Lotta Abusi) ha preso atto fin da subito, denunciando il fatto a chi di competenza con una parte dei rispettivi genitori che si son rivolti con segnalazioni direttamente in sede AILA, dopodiché le segnalazioni son state prese in esame e passate alla nostra Referente Territoriale Provinciale e al nostro Referente Regionale. I bambini ed i ragazzi li abbiamo tutelati tutti e senza alcuna tessera associativa. Se avesse ancora bisogno, rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti. Vorrei aggiungere, che noi di Aila ed io in qualità di Presidente Nazionale auspico che vi sia in tutti i genitori un atteggiamento di unione di intenti per il raggiungimento di un unico obiettivo comune, che è unicamente la tutela di tutti i bimbi e ragazzi. Mai nessuno ha scritto o detto di un mal operato dei fisioterapisti o logopedisti professionisti, anzi tutt’altro, andrò fino in fondo anche a tutela di chi perderà o potrebbe perdere il posto di lavoro. AILA è contro ogni tipo di abuso. Ada Orsatti