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Ada Orsatti

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Consiglio Direttivo

Ada Orsatti       Presidente

Serena Lanzoni           Vice Presidente

Filippo Capestrano       Consigliere     

Romina Magrin         Consigliere

Maria Calogera Schillaci   Consigliere

Antonella Scoca            Consigliere

Sergio Lanzoni            Consigliere

Ada Orsatti

Orsatti denuncia: «Noi ciechi non possiamo votare»

Articolo uscito oggi su La Provincia di Como

ALBIOLO

«Noi ciechi non possiamo votare»

Nel giorno delle elezioni e del referendum 2022, arriva perentoria la denuncia di Ada

Orsatti, albiolese presidente dell’Associazione

Italiana Lotta Abusi .

Nonostante gli anni di battaglie alle spalle, anche in questa tornata non e stata introdotta nessuna novità per permettere alle persone non vedenti di esprimere la propria preferenza con facilità e nel rispetto della privacy. «Siamo convinti che l’esercizio del voto sia un diritto di tutti dichiara << Le schede, di cinque colori diversi, con buona pace dei daltonici, vengono consegnate ripiegate. Una volta in cabina bisogna aprirle, leggere un quesito molto tecnico e decidere dove porre la crocetta, dopodiché, con manualità, dedicarsi all’origami prima di consegnare la scheda al presidente di seggio».

«Una persona cieca o ipovedente non riesce a fare tutto questo. Deve farsi , accompagnare in cabina, con i problemi che ne derivano». Uno di questi e senza dubbio la privaci , che viene meno nel momento in cui si è costretti a farsi aiutare alle urne. Nella migliore delle ipotesi, a entrare nel seggio con la persona non vedente è un familiare, ma potrebbe anche non essere cosi.

Per questo motivo, Ada Orsatti prova a far sentire la propria voce e quella di tutte le persone con la sua stessa disabilità

In italia non è ammesso il voto per corrispondenza e nel caso del referendum, neppure quello elettronico. Io stessa, nelle scorse tornate, mi era prodigata per regolamentare l’utilizzo del Tanlet, scrivendo al Parlamento. Tuttavia anche in questo caso,non era stato inserito il voice over,quindi per i non vedenti cambiava poco>>. Dunque l’appello << Il sistema elettorale italiano, è pieno di bachi per le persone con disabilità. Conclude – è necessario fare una riflessione e lavorare per cambiare le cose. Al momento i ciechi preferiscono andare al mare, piuttosto c he affrontare tutte le barriere del voto>>. Speriamo quantomeno che gli stabilimenti balneari siano facilmente accessibili>>. Conclude la Presidente dell.Associazione Italiana Lotta Abusi.

Simone Dalla Francesca

Cani guida? Fuori dai locali

Protesta e campagna di Aila

Articolo uscito oggi su “La Provincia di Como”

Albiolo

«Numerose segnalazioni da non vedenti per le discriminazioni»>

Lista dei luoghi accoglienti

Al via la campagna di sensibilizzazione per il cane guida – Nessie “Luce dei miei occhi”

, promossa da Aila (Associazione italiana lotta abusi) di Albiolo.

«Il mio cane guida Nessie 7 anni – spiega il presidente di Aila Ada Orsatti, non vedente, di Albiolo -è la luce dei miei occhi.

Ha deciso di lanciare la campagna di sensibilizzazione «dopo le numerose segnalazioni da parte di non vedenti sulle discriminazioni che, purtroppo, ci sono ancora in alcuni posti come in molti ristoranti sul lago di Como o negli alberghi che non fanno entrare i cani guida». Orsatti rileva che «se una persona prenota online una struttura alberghiera, ti danno già la dicitura che non vogliono i cani guida». Insomma, «si parla tanto di Como come città turistica ma peccato che la stessa non son accessibile né per le persone in carrozzina né a chi ha bisogno del cane guida. Quindi siamo partiti con la nostra campagna di sensibilizzazione con

magliette, adesivi, tappetini del mouse». Oggetti che si possono acquistare online, sito www.ailaorsatti.it, sullapagina Facebook “Aila onlus Associazione lotta abusi by Ada Orsatti”.

«Ma possibile – prosegue Orsatti – che nel 2022 siamo discriminati e non si può salire sui bus perché la gente ha paura, senza sapere che sono cani addestrati, e allora i non vedenti come fanno a essere autosufficienti?». Inoltre, ricorda, <<c’è una normativa che prevede che i gestori dei mezzi di trasporti e i titolari di esercizi che impediscono o ostacolano direttamente o indirettamente l’accesso ai privi di vista, sono denuncuabili oer discriminazione con lagge 67 del 2006 e sono soggetti a multe dai 500 ai 2.500 euro. E si sancisce anche: l’esonero di portare la museruola, esclusione dei divieti che non permette di portare i cani in spiaggia, ed è anche esonerato dal pagamento dei biglietti per i mezzi pubblici». L’invito di Orsatti e chiaro: <<Quando capitano certi episodi bisogna subito allertare le Forze dell’ordine».

E lancia un appello diretto ai direttori degli hotel: «Il mio prossimo step sarà andare nei

vari alberghi, considerato che manca l’accessibilità turistica. Spero – conclude – di essere contattata dagli albergatori per creare una lista dove ci saranno i nomi delle strutture che accettano i cani guida».

Chi vuole aderire alla campagna di sensibilizzazione può scrivere a ailaorsatti@virgilio.it

Respinge due falsi addetti Enel

«Volevano entrare in casa»

Albiolo. Ada Orsatti racconta del doppio tentativo in una sola giornata

«Al mattino un ragazzo, nel primo pomeriggio una donna: non ho aperto»

Articolo uscito oggi su La Provincia di Como

LAURA TARTAGLIONE

Due tentativi di truffa sventati da Ada Orsatti, non vedente di Albiolo e presidente di Aila (Associazione italiana lotta abusi) onlus.

Uno degli episodi risale a qualche giorno fa quando una donna si è presentata, nel primo pomeriggio , a casa di Ada Orsatti. E ha suonato il citofono dell’abitazione dicendo di essere un’addetta di Enel e che doveva vedere le bollette delle luce.Ma Orsatti non ci è cascata e non ha mostrato nulla

ne tantomeno l’ha fatta entrare.

Il sospetto

«Mi ha chiestose nella mia abitazione c’era una società – spiega Orsatti -le ho risposto che era la

sede di un’associazione ovvero di Aila ed è andata avanti con la “truffa”, parlando di uno sconto

sulle bollette per le attività. Poi pensando di essere più convincente nello spacciarsi per quella

che non era, ha detto che il contratto di Enel era a nome mio, ma le è andata male visto che è intestato a mio marito e questo mi ha confermato che si trattava di una truffa».

La presidente di Aila prosegue:

Le ho anche detto che fosse strano che da parte di Enel non avevo ricevuto nessuna comunicazione

sull’arrivo di un addetto per propormi nuovi contratti. Dalla voce pensoche avesse sui quarant’anni

e nonostante la sua insistenza non le ho aperto ed è andata via».

Le richieste

Ancora prima, di mattina, si è presentato alla sua porta un ragazzo chiedendo di mostrargli la bolletta del Enel << Addirittura racconta – mi ha domandato se fossi sola in casa, gli ho risposto

che non avevo tempo da perdere ed è finita li». Orsatti vuole mettere in guardia soprattutto gli an-

ziani:«Purtroppo, oltre a presentarsi al citofono, i truffatori che sispacciano per incaricati di varie

società, usano anche il telefono

come mi ha riferito il mio referente di Aila per Malnate e portano gli utenti a pronunciare la pa-

rola “Si” per dare l’assenso a un nuovo contratto»,

Il consiglio è «non far entrare nessuno e chiamare immediatamente le forze dell’ordine eil Co-

mune. Dopo questi episodi hotelefonato in Comune e mi hanno confermato che erano i soliti truffatori, invitandomi a prestare la massima attenzione».

Un prete eroe

Don Roberto Malgesini è morto per mano di un uomo che cercava d’aiutare, un tunisino con turbe psichiche abituato a vivere per strada, senza fissa dimora.

La stessa strada dove il sacerdote distribuiva colazioni ai senzatetto e agli emarginati.
Ultimo fra gli ultimi, ha dato se stesso con i gesti del quotidiano, spezzando il pane per gli altri.

Per questo usare la morte di don Roberto come argomento di propaganda è riprovevole, ingiusto e malsano.

Non c’entrano il razzismo o i malumori di pancia, legati alle generalità dell’assassino, facile cavalcare l’onda del risentimento.

Quest’uomo, questo prete ha dato la vita per un ideale più grande che non è solo un’idea d’integrazione possibile, ma è nei fatti la realizzazione di un credo profondo, merita non solo stima, ma rispetto nella memoria.

Guanti, mascherine e confezioni di gel disinfettante in dono agli agenti di Polizia Penitenziaria del carcere Casa Circondariale Bassone di Como

Guanti, mascherine e confezioni di gel disinfettante in dono agli agenti di Polizia Penitenziaria del carcere Casa…

Posted by Consiglio regionale della Lombardia on Monday, 27 April 2020

Guanti, mascherine e confezioni di gel disinfettante in dono agli agenti di Polizia Penitenziaria del carcere Casa Circondariale Bassone di Como.
La consegna è avvenuta questa mattina, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi e del Difensore regionale della Lombardia e Garante regionale dei detenuti Carlo Lio.
I benefattori sono il dottor Guido Dimitri titolare della farmacia di Breccia e Milko Tagliabue comandante della Polizia locale di Montano Lucino, in collaborazione con Ada Orsatti presidente di AILA ONLUS – Associazione Italiana Lotta Abusi by Ada Orsatti

Coronavirus: dispositivi e strumenti di protezione donati alla polizia penitenziaria del Bassone (Co) – Agenzia Nova

Milano, 27 apr 11:36 – (Agenzia Nova) – Guanti, mascherine e confezioni di gel disinfettante in dono alla polizia penitenziaria e al direttore del carcere Bassone di Como. La consegna è avvenuta questa mattina, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi e del Difensore regionale e Garante regionale dei detenuti Carlo Lio. I benefattori sono il dottor Guido Dimitri titolare della farmacia di Breccia e Milko Tagliabue comandante della Polizia locale di Montano Lucino, in collaborazione con Ada Orsatti presidente di A.I.L.A. “Un gesto importante e significativo che testimonia e conferma la vicinanza e la sensibilità del tessuto sociale lombardo verso le problematiche delle carceri – sottolinea Carlo Lio – ho preso parte con grande piacere all’iniziativa di questa mattina a Como, e auspico che analoghe occasioni possano presentarsi e ripetersi prossimamente anche in altre realtà territoriali lombarde”. “Dopo aver condiviso il progetto con la Presidente Orsatti, abbiamo deciso di donare al carcere Bassone un kit composto da numerose scatole di guanti in lattice che gli agenti di Polizia penitenziaria avranno a disposizione – hanno spiegato i fautori dell’iniziativa –. Inoltre abbiamo consegnato delle confezioni di gel disinfettante nei formati da 5 kg e da 500 ml da utilizzare in ogni luogo del carcere accanto a dieci flaconi da 100 ml da riempire con tale detergente”.

“Per quanto mi riguarda, rispettando una promessa fatta a mia mamma scomparsa lo scorso anno, ho consegnato 690 mascherine omologate e approvate dal Ministero della Salute che dopo un lavaggio in lavatrice con disinfettanti, sono riutilizzabili più volte, fino a 150. Quindi per 5 mesi si potrà garantire la massima protezione per tutti”, ha sottolineato il comandante Tagliabue. Soddisfatta anche la presidente di A.I.L.A. “Sia il dottor Dimitri che il comandante Tagliabue si sono dimostrate persone sensibilissime che in pochissimo tempo mi hanno aiutato a realizzare questo progetto. A loro va il mio grazie e quello di tutti coloro che beneficeranno di questa donazione”. Un ringraziamento finale alle istituzioni e agli imprenditori è stato rivolto dal direttore del Bassone Fabrizio Rinaldi “per il supporto e il sostegno concreto e prezioso al lavoro di prevenzione e tutela che l’istituzione penitenziaria sta svolgendo in questa complicata situazione di emergenza sanitaria”. (Com) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata

VISITA CON GIUSEPPE PIGNATIELLO AL CARCERE DI MILANO PER CONSEGNARE I GIOCATTOLI DONATI DAI COMMERCIANTI AI BIMBI DELLE GIOVANI MADRI

https://www.facebook.com/GiuseppePignatielloSindaco/videos/608234066576773/UzpfSTEzNzg5OTYxNjI6Vks6MjcxNzM1MTAwNDk3ODU4Nw/?query=aila&epa=FILTERS&filters=eyJycF9jcmVhdGlvbl90aW1lIjoie1wibmFtZVwiOlwiY3JlYXRpb25fdGltZVwiLFwiYXJnc1wiOlwie1xcXCJzdGFydF95ZWFyXFxcIjpcXFwiMjAyMFxcXCIsXFxcInN0YXJ0X21vbnRoXFxcIjpcXFwiMjAyMC0xXFxcIixcXFwiZW5kX3llYXJcXFwiOlxcXCIyMDIwXFxcIixcXFwiZW5kX21vbnRoXFxcIjpcXFwiMjAyMC0xMlxcXCIsXFxcInN0YXJ0X2RheVxcXCI6XFxcIjIwMjAtMS0xXFxcIixcXFwiZW5kX2RheVxcXCI6XFxcIjIwMjAtMTItMzFcXFwifVwifSJ9

Hacker contro AILA << hanno cercato di rubarmi la mail>>


Articolo uscito oggi su La Provincia di Como di Laura Tarta.
Albiolo Ada Orsatti, Presidente dell’Associazione Italiana Lotta agli Abusi, ha presentato denuncia
Un misterioso Hacker ha cercato di rubare, è la quarta volta che succede, la mail della posta elettronica dell’associazione italiana lotta abusi presieduta da Ada Orsatti , non vedente.
Gli ultimi due episodi ieri notte e mercoledì alle 8:17: in entrambi i casi il portale Internet Virgilio ha avvisato, attraverso un’e-mail, il presidente Orsatti che : << È stato effettuato un tentativo di “ recupero della tua password” , Ma l’operazione non è stata conclusa, quindi la tua password non è stata né recuperata nei modificata. Se sei stato tu ad effettuare quest’operazione, ignora questo messaggio>>.
La figlia, Serena Lanzoni, ha controllato scoprendo Che non si trattava di un virus, ma di un vero e proprio tentativo di furto della Mail simili a precedenti episodi. Dei mesi scorsi.
<< È vergognoso-dice Ada Orsatti – Ora vivo con la paura che mi portino via i dati delle segnalazioni che mi arrivano: non escludo sabotaggi per “gelosia” perché è sito Internet di AILA ha superato i 21 milioni di visite, ma non riesco a capire quale possa essere lo scopo visto che ai dati riguardano persone fragili. Intanto abbiamo presentato una nuova denuncia alla polizia postale – conclude Orsatti – bisogna lavorare tutti insieme con collaborazione e trasparenza perché a me interessa che le cose vengono fatte e che tutte le associazioni lavorano per il bene di tutti

Hacker contro AILA << hanno cercato di rubarmi la mail>>Articolo uscito oggi su La Provincia di Como di Laura Tarta….

Posted by AILA ONLUS – Associazione Italiana Lotta Abusi by Ada Orsatti on Saturday, 18 January 2020