Intervista a Luca Tocchetti – Referente Territoriale Aila Lecco

In data 06 05 2021, mi è pervenuta la richiesta dalla direzione regionale dell’agenzia entrate della Lombardia per un’intervista, a seguito di un piano di lavoro che, ho ideato negli ultimi 3 mesi, con l’ausilio ed appoggio dei colleghi: dott.  Marino Demetrio e dott.sa  Larusso Antonietta, non chè dell’approvazione in sede di direzione del direttore provinciale di Lecco, dot. Valente Stefano. Io, ho accettato questa intervista, che in data odierna ha prodotto un articolo pubblicato sulle pagine interne di intrenet, dell’agenzia entrate italiana. La dott.sa Ogliari Sonia è stata colei che mi ha intervistato.  Ciò è accaduto a seguito di una segnalazione pervenuta alla direzione regionale di tale piano di lavoro. La stessa ha ritenuto, conseguentemente  di produrre un’articolo. Così, si sono svolti i fatti in ordine cronologico.

Luca Tocchetti

Ci possono essere delle svolte anche dopo così tanti anni
Scritto da Sonia Ogliari 14/05/2021
La storia di Luca, collega di Lecco
Negli ultimi tempi il nostro modo di lavorare, complice o per colpa della pandemia, si è
completamente trasformato, un po’ per tutti.
Ma oggi vi vogliamo raccontare una storia “speciale”, un po’ fuori dal coro, che
riguarda il nostro collega di Lecco, Luca. Una storia particolare perché Luca è non
vedente e in seguito alla pandemia, come molti di noi, si è ritrovato dall’oggi al
domani a casa, ma con delle complessità specifiche da affrontare . Questo tempo lo
ha aiutato a ritrovare nuove energie e, anche grazie al supporto di molti colleghi, è
riuscito a rimettersi in gioco, nonostante sia da 28 anni nell’Amministrazione
finanziaria. Periodo lungo e comunque caratterizzato da non poche difficoltà.
Ma cosa è cambiato in questi mesi?
Luca, sperando di poter aiutare altri funzionari nella sua situazione, racconta di come sia
stato importante per lui aver maturato la consapevolezza di avere delle potenzialità. La
digitalizzazione prima e il Covid poi hanno messo in crisi il modello tradizionale
dell’attività del centralinista, che Luca svolgeva da sempre. La risposta più immediata
poteva essere quella di demotivarsi e, invece, Luca ha sfruttato questo tempo proprio
per reinventarsi e reinventare un lavoro più adatto ai tempi e alle necessità degli altri
colleghi.
Così ha proposto al suo Direttore un piano di lavoro che prevedesse un suo ruolo più
specifico, non solo nello smistare le chiamate che arrivavano al centralino, ma nello
svolgere un vero e proprio supporto agli altri.
Grazie a Demetrio e Antonietta, due colleghi dello staff, e tutto il personale del Front
Office, sta acquisendo competenze anche tecniche che lo aiutano a intercettare le
richieste specifiche dei contribuenti per poi elaborare una scheda dettagliata sulla
richiesta da smistare all’ufficio competente. “In questo modo” dice Luca “i colleghi​
hanno già tutti gli elementi per fornire l’assistenza specifica richiesta. Chiedo poi
sempre un feedback sul mio lavoro così da poter affinare la tecnica”. E non è solo
questo, “grazie alla formazione potrò spero tra non molto anche io fornire un’assistenza
su temi specifici; lo Staff mi ha anche spronato a raccogliere le casistiche più frequenti
di richieste di assistenza così da poter valutare ambiti più problematici e pianificare
misure di intervento.”
E Luca va anche oltre sottolineando come i non vedenti possono dare un supporto
spesso più profondo e concreto , basti pensare ai Tribunali dove un non vedente
potrebbe essere impiegato nei banchi di regia che gestiscono le registrazioni: “Io sono
un fonico per passione e so benissimo quanto il nostro orecchio sia fine e una volta
appreso dove sono i tasti il gioco è fatto”.
In chiusura Luca ci tiene a dire che “tutto ciò è stato possibile grazie al confronto e al
supporto dei colleghi che hanno creduto in me, come Demetrio e Antonietta, e del
Direttore provinciale Stefano, che mi ha spronato, e che continuano a stimolarmi
affinché intraprenda nuove strade ed integrarmi sempre di più come un elemento
fondamentale della DP. Ci tengo anche a ringraziare i miei genitori che mi hanno
cresciuto così tenace”. Inoltre Luca sottolinea le opportunità di collaborazione con
l’Aila, l’associazione di cui è referente per la provincia di Lecco, anche per organizzare
dei corsi per non vedenti.
Gli insegnamenti che possiamo tirare fuori da questa storia sono tanti… la chiacchierata
con Luca per me è stata una sferzata di energia nel riconoscere che cosa può venire fuori
dalle difficoltà (e poi valutiamo quali sono le difficoltà vere), quanto può contare la
squadra giusta, ma, soprattutto, quanta dignità e passione Luca mette nelle cose che fa
senza risparmiarsi
Sonia Ogliari
Negli ultimi tempi il nostro modo di lavorare, complice o per colpa della pandemia, si è
completamente trasformato, un po’ per tutti.
Ma oggi vi vogliamo raccontare una storia “speciale”, un po’ fuori dal coro, che
riguarda il nostro collega di Lecco, Luca. Una storia particolare perché Luca è non
vedente e in seguito alla pandemia, come molti di noi, si è ritrovato dall’oggi al domani
a casa, ma con delle complessità specifiche da affrontare. Questo tempo lo ha aiutato a
ritrovare nuove energie e, anche grazie al supporto di molti colleghi, è riuscito a
rimettersi in gioco, nonostante sia da 28 anni nell’Amministrazione finanziaria. Periodo
lungo e comunque caratterizzato da non poche difficoltà.
Ma cosa è cambiato in questi mesi?
Luca, sperando di poter aiutare altri funzionari nella sua situazione, racconta di come sia
stato importante per lui aver maturato la consapevolezza di avere delle potenzialità. La
digitalizzazione prima e il Covid poi hanno messo in crisi il modello tradizionale
dell’attività del centralinista, che Luca svolgeva da sempre. La risposta più immediata
poteva essere quella di demotivarsi e, invece, Luca ha sfruttato questo tempo proprio
per reinventarsi e reinventare un lavoro più adatto ai tempi e alle necessità degli altri
colleghi.​