27 gennaio Giornata della Memoria… senza memoria

27 gennaio giornata della memoria, ma è vera memoria? Già perché ricordare i campi di sterminio, le atrocità della guerra e i milioni di morti significa avere capito gli errori del passato, avere a cuore la dignità e la vita di ogni singola persona, impegnarsi affinché quei tragici avvenimenti non avvengano più.

Ebbene abbiamo la dimostrazione che la memoria, quella memoria non c’è se non soltanto in apparenza, nel riproporre un film sull’olocausto, qualche articolo… ma è solo superficie!

Se veramente ci fosse quella memoria allora non saremmo mai arrivati a vedere la sanguinosa guerra tra Russia e l’Ucraina e decine di altri conflitti in tutto il mondo di cui nemmeno si parla.

Mai mi sono sentita così lontano dalla politica europea! E sì che io coi fondi europei ci lavoro tutti i giorni e ricordo bene con quanta ammirazione avevo studiato da bambina la visione degli intellettuali fondatori di quella che sarebbe diventata la Comunità Europea: questo consorzio di paesi avrebbe dovuto essere uno strumento di reazione alla seconda guerra mondiale, mettendo assieme popoli che avevano lottato l’uno contro l’altro per secoli e conducendo finalmente assieme una politica economica dell’interesse di tutti i cittadini.

 Ma dov’è quella politica ispirata alla pace oggi? L’Europa non è stato in grado di cogliere i tanti segnali premonitori del conflitto in Ucraina legati ad un territorio conteso da anni, e oggi, a distanza da un anno dallo scoppio della guerra, i nostri governanti sono solo in grado di agevolare la consegna di armamenti per garantire la continuità di uno scontro che fa sempre più morti, distruzione e rovina.

No! Questa non è l’Europa a cui appartengo e che mi appartiene, questo è l’Europa degli affaristi, dei grandi interessi industriali europei ed oltreoceano. 

E se si apprezza l’impegno di una ragazza che si è abbattuta per l’ambiente ancora di più dovremmo avere il coraggio e la determinazione per opporci tutti assieme a questa politica belligerante, dovremmo chiedere tutti assieme che si obblighino i due contendenti ad un dialogo, che è ancora possibile ma che non si vuole in alcun modo raggiungere né tantomeno agevolare.

 No, non c’è memoria oggi.

Errare humanum est sed perseverare diabolicum Cicerone