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Regione Toscana: Por Fse 2014-2020, servizi di accompagnamento al lavoro di persone disabili e vulnerabili – Aila Onlus Ets Associazione Italiana Lotta Abusi

Regione Toscana: Por Fse 2014-2020, servizi di accompagnamento al lavoro di persone disabili e vulnerabili

Finanziamenti per progetti di imprese, cooperative sociali, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo della persona. Indennizzi per le persone coinvolte nei percorsi finalizzati all’inserimento lavorativo. Co-progettazione preliminare con le Società della salute o, dove non costituite, con i soggetti pubblici individuati dalla Conferenza zonale dei sindaci. Presentazione progetti entro le ore 13:00 del 31 marzo 2016 via piattaforma web Ap@ci o via Pec. Rossi e Saccardi hanno presentato il bando il 18 gennaio a Firenze.

Data di scadenza presentazione domande
giovedì, 31 marzo 2016 13:00
Data archiviazione bando

La Regione Toscana, con decreto dirigenziale n. 6456 del 23 dicembre 2015 , in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 1197 del 9 dicembre 2015, ha approvato e pubblicato, l’avviso pubblico teso a promuovere la realizzazione su tutto il territorio regionale di un sistema diffuso e articolato di servizi per l’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità in carico ai servizi socio-assistenziali, sanitari e/o socio-sanitari e non occupate, e di persone certificate per bisogni relativi alla salute mentale. Saranno co-finanziati progetti di sostegno all’inserimento socio-terapeutico e socio-lavorativo di questi soggetti, presentati da imprese, soggetti sia pubblici sia privati operanti nel recupero socio-lavorativo, ed elaborati in co-progettazione con la Società della salute oppure con il soggetto pubblico individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci. A tal fine, entrambi questi soggetti emaneranno “Avvisi di manifestazione d’interesse alla co-progettazione” a cui gli interssati al bando dovranno preliminarmente rispondere.
L’intervento regionale, con uno stanziamento di 14milioni 700mila euro nell’ambito dell’attività “Inserimento soggetti disabili” dell’asse B – Inclusione sociale e lotta alla povertà (attività B.1.1.1.A) del Por Fse 2014 – 2020, vuole anche favorire e sostenere, coerentemente con il Regolamento UE n. 1304/2013, il passaggio dei giovani dall’istruzione alla occupazione, migliorando nel contempo l’inclusione sociale, promuovendo l’uguaglianza di genere, la non discriminazione e le pari opportunità.

Il bando è stato presentato a Firenze il 18 gennaio dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati. Già disponbili le slide di presentazione (file .pdf) e l’infografica delle fasi del bando (file .pdf)

Finalità. L’avviso pubblico ha lo scopo di sostenere percorsi di accompagnamento al lavoro a carattere regionale, rivolti a persone con disabilità e vulnerabilità non occupate, attraverso il finanziamento di specifici tipi di servizio e attività che si inseriscono nel quadro degli atti di programmazione regionale: Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012 – 2015 (vedi deliberazione del Consiglio regionale n. 91 del 5 novembre 2014, “Azioni di sistema e strategie per il miglioramento dei servizi sociosanitari nell’ambito delle politiche per la disabilità” (vedi decisione di Giunta n.11 del 7/4/2015) relativamente agli interventi diretti a favorire l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità e delle persone con problemi di salute mentale.

Destinatari del bando. Possono presentare i progetti, con relativa domanda di contributo pubblico (domanda di candidatura) le imprese e le cooperative sociali, i soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, secondo quanto previsto dal Pad – Provvedimento attuativo di dettaglio del Por Fse 2014-2020. I progetti, della durata di norma biennale, devono essere obbligatoriamente presentati ed attuati da una Associazione Temporanea di Scopo (ATS), costituita o da costituire a progetto e finanziamento approvato (in quest’ultimo caso, i soggetti attuatori devono dichiarare congiuntamente, a firma del rispettivo legale rappresentante, l’intenzione di costituire l’associazione ed indicare il soggetto capofila-proponente al momento della presentazione del progetto, utilizzando il modello di dichiarazione allegato all’avviso. In ogni ATS dovrà essere presente almeno un Ente pubblico tra quelli che hanno funzioni di programmazione e gestione dei servizi e degli interventi per gli ambiti territoriali di riferimento dei progetti.
Gli Enti pubblici possono assumere all’interno dell’ATS sia il ruolo di soggetto capofila-proponente che quello di partner. Semplici lettere di sostegno al progetto non costituiscono adesione all’ATS.
Ogni soggetto (singolo o in raggruppamento) può essere presente come membro o capofila in più di un progetto in una o più zone-distretto (o zone aggregate) elencate nel bando stesso.
Le zone-distretto possono aggregarsi tra di loro ai fini di presentare progetti in forma integrata.

Modalità di elaborazione dei progetti. Tutti i potenziali beneficiari, intenzionati a presentare progetti in risposta all’avviso pubblico devono preliminarmente rispondere agli “Avvisi di manifestazione d’interesse alla co-progettazione” che saranno emanati dalle Società della salute o, ove non costituite, dal soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci, per partecipare ai processi di co-progettazione al fine di elaborare in tali contesti le proposte progettuali da presentare alla Regione Toscana. Per favorire l’elaborazione della procedura di evidenza pubblica, volta ad individuare i soggetti che collaboreranno alla stesura dei progetti, la Regione Toscana mette a disposizione uno schema di avviso di chiamata di interesse (allegato 3 del decreto n. 6456/2015) che le Società della salute ovvero il soggetto pubblico individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci, possono utilizzare per predisporre i predettti avvisi. Lo schema riporta infatti gli elementi minimi per l’avvio della procedura di selezione pubblica dei soggetti interessati; gli Enti potranno svilupparlo o contestualizzarlo sulla base di specifiche necessità.

Scadenza e presentazione dei progetti. I progetti con relativa domanda di contributo pubblico, ossia domanda di candidatura, (file editabile .doc) devono essere presentati entro le ore 13 del 31 marzo 2016, con marca da bollo di 16 euro, eslcuso i soggetti esentati per legge, alla Regione Toscana – settore “Innovazione sociale” via di Novoli, 26 Firenze, allegando:
– Formulario di presentazione del progetto completo di Piano economico di dettaglio (PED) debitamente sottoscritto dal legale rappresentante del soggetto capofila nel caso di Associazione ATS già costituita, oppure, nel caso di Associazione ATS costituenda, dai legali rappresentanti di tutti i soggetti attuatori – allegato 1 e allegato 6 del decreto n. 6456/2015)
– Dichiarazione sostitutiva di affidabilità giuridico-amministrativa rese ai sensi del DPR 445/2000, artt. 46-47, dai legali rappresentanti di tutti i soggetti attuatori – allegato 5;
– Dichiarazione di conoscenza e applicazione delle normative comunitarie e regionali che regolano il Fse, rilasciata dal soggetto proponente/capofila – allegato 4;
– Atto costitutivo dell’ATS, se già costituita, o nel caso di ATS costituenda dichiarazione di intenti (con firma digitale qualificata), da cui risulti l’impegno alla costituzione in caso di approvazione del progetto – allegato 4
Scarica modelli, editabili in formato .doc degli allegato 4 e 5:
Dichiarazione Attività delegata obbligatoria in caso di ATS non costituita al momento della presentazione della domanda
Impegno alla costituzione di ATS in caso di finanziamento
Dichiarazione Conformità normative comunitarie e regionali Fse. .
– se pertinente, perché già disponibili, Lettere di adesione al progetto delle imprese che intendono partecipare al progetto, per esempio essendo interessate ad accogliere i destinatari per periodi di stage/ work experience, qualora non siano anche soggetti attuatori (membri dell’ATS proponente il progetto). Le lettere saranno sottoscritte dai legali rappresentanti delle imprese, su carta e successivamente scannerizzate e raccolte in un unico file contenente copia del documento di identità. Questo tipo di adesione non comporta partenariato formale di progetto.
– Scheda catalografica per prodotti e-learning (eventuale) – allegato 2

La domanda e la documentazione allegata prevista devono essere trasmesse per via telematica dal soggetto privato capofila di ATS costituita/costituenda con una delle seguenti modalità (e non altre):
1.1 tramite interfaccia web Ap@ci, previa registrazione (credenziali utente e password) in qualità di Azienda/Impresa o Associazione al seguente indirizzo: http://www.regione.toscana.it/apaci e selezionando come Ente Pubblico destinatario “Regione Toscana Giunta”;
1.2 tramite propria casella di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo PEC istituzionale di “Regione Toscana”: regione toscana@postacert.toscana.it.

Tipo di agevolazione per i destinatari del bando. I progetti saranno finanziabili per importi non inferiori a 100.000 euro e non superiori a 1.500.000 euro. Nel caso in cui due o più zone distretto decidano di presentare progetti aggregati, la proposta progettuale avrà a disposizione un budget pari alla somma dei budget delle singole zone distretto aggregate, fermo restando i limiti sopra indicati.
Gli interventi sono finanziati al 100% con risorse del Fondo sociale europeo senza il cofinanziamento del soggetto beneficiario.

Interventi finanziabili. I progetti devono concludersi di norma entro 24 mesi dalla data del loro avvio, ossia entro 24 mesi dalla data di stipula della convenzione con la Regione Toscana. I progetti devono obbligatoriamente includere tutte le seguenti tipologie di attività:

accesso e presa in carico: selezione specifica dei partecipanti finalizzata alla valutazione della possibilità di inserimento nei percorsi di accompagnamento al lavoro (di competenza dei soggetti pubblici territoriali con le modalità previste dagli atti e dalla normativa regionale in materia);
valutazione del livello di occupabilità dei partecipanti;
orientamento dei partecipanti (finalizzato alla comprensione delle competenze potenziali ed espresse);
progettazione personalizzata (predisposizione dei progetti individuali e pianificazione delle attività specifiche rivolte a ciascun partecipante);
accompagnamento in azienda per i partecipanti
Scouting (delle imprese interessate ad accogliere i partecipanti in stage);
Matching domanda/offerta di lavoro;
Tutoring in azienda per i partecipanti
Partecipazione alla Cabina di Regia regionale;
Erogazione indennità di partecipazione alla persona (tutti i progetti dovranno prevedere l’erogazione di indennità di partecipazione ai destinatari)
Le attività progettuali sono destinate a:
a) persone in carico ai servizi socio-assistenziali, sanitari e/o socio-sanitari, in condizione di disabilità e iscritte negli elenchi previsti dalle Norme per il diritto al lavoro dei disabili (legge n. 68/1999), non occupate, e
b) certificate per bisogni inerenti la salute mentale in base alle normative vigenti, non occupate.
Le proposte progettuali dovranno prevedere obbligatoriamente la partecipazione di entrambe le tipologie di destinatari.

Tipo di agevolazione per i destinatari dei progetti. Le persone con disabilità e certificate per bisogni connessi alla salute mentale potranno ricevere una indennità connessa alla partecipazione percorsi di accompagnamento al lavoro, inclusi gli eventuali percorsi formativi e stage in azienda (o altro soggetto ospitante) pari a un massimo di 400 euro e un minimo di 150 euro lordi mensili e proporzionalmente alle ore realmente effettuate. La partecipazione a tali esperienze è da intendersi all’interno di un progetto personalizzato mirato all’inclusione sociale e lavorativa.

Budget finanziario del bando. La Regione ha stanziato 14 milioni e 700mila euro a valere sull’attività B.1.1.1.A) “Inserimento soggetti disabili” dell’asse B del Por Fse 2014-2020. Le risorse finanziarie sono ripartite per le zone-distretto (di cui all’articolo 64, comma 1, della l.r. 40/2005, e all’art. 33 comma 1 della l.r.41/2005) in base ai seguenti criteri:
a) la popolazione complessiva della zona-distretto 18/65 anni (anno 2013);
b) il numero delle persone disabili 18/65 anni, iscritte negli elenchi previsti dalla legge n. 68/1999 presso ciascuna zona-distretto (anno 2013);
c) il numero delle persone 18/65 anni in carico ai Servizi di salute mentale presso ciascuna zona- distretto (anno 2013).
Sono stati riconosciuti importi aggiuntivi rispetto alla ripartizione di cui sopra, per complessivi euro 100mila, alla zona-distretto dell’ Isola d’ Elba – per oggettiva difficoltà geografica e logistica ad aggregarsi con altre zone – e alle zone-distretto dell’Alta Val di Cecina, Amiata Senese e Valdorcia, Amiata grossetana, per raggiungere la soglia di euro 100mila, quale importo minimo ritenuto adeguato per una efficace risposta ai bisogni dell’utenza.

Per conoscere tutti i dettagli necessari per presentare correttamente i progetti consultare integralmente il testo del bando e i suoi allegati

Per saperne di più scrivere a fseinclusione.sociale@regione.toscana.it entro e non oltre le ore 13:00 del 18 marzo 2016, per informazioni esclusivamente relative alle modalità di presentazione delle domande e per chiarimenti sull’avviso pubblico. Non vengono invece fornite informazioni o valutazioni di merito e/o di ammissibilità relative alle domande presentate.

Organismo emittente
Regione Toscana