accessibilità
Marciapiedi, panettoni e sosta selvaggia Disabili costretti allo slalom tra gli ostacoli Barriere architettoniche e mancanza di rispetto complicano la vita a chi si muove in carrozzina
Articolo uscito su La Prealpina di Elisabetta Castellini
È una vita ad ostacoli, quella di chi ha una disabilità ‘motoria, chi utilizza una carrozzina per gli spostamenti. di chiunque non possa muoversi liberamente e chi non abbia modo di evitare le insidie presenti sul cammino perché non vedente. Eclatante è stato il caso del Velo Ok posizionato a Casbeno, ma in tanti altri punti della città per chi si muove. sedia a rotelle o con un bastone con sensori percorrere un normale tratto dì strada può diventare un incubo, tra marciapiedi danneggiati, assenza di scivoli per la discesa anche quando le altezze li renderebbero fondamentali, panettoni. dissuasori della sosta che chiudono i varchi o che vengono “dimenticati” (anche quando non utilizzati ) ai margini delle strade, creando improvvise barriere architettoniche. A tutto questo si aggiunge la maleducazione degli automobilisti . con le macchine che sostano in prossimità degli scivoli dei marciapiedi o direttamente su questi ultimi. »Siamo alle solite- commenta Ada Orsatti presidente dell’Associazione italiana Lotta Abusi Aila – Quando non si ha un problema, si fa fatica a mettersi nei panni degli altri». Un caso evidente è la portineria dell’ospedale di Circolo, su viale Borri, dove le auto vengono lasciate direttamente sui marciapiedi, in doppia fila, rendendo impossibile il passaggio dei mezzi di trasporto e per chi non è autosufficiente con le sue gambe. Tra i problemi segnalati dai cittadini, il posteggio dedicato tra Piazza Carducci e via Albuzzi che viene parzialmente vanificato, visto che è a fianco di uno spazio carico-scarico spesso occupato: << sarebbe il caso di invertirli in modo da non rendere difficoltosa la discesa dalla vettura, spesso il portellone dietro non si può aprire e il mezzo di trasporto non è scaricabile>>
Altri intoppi si riscontrano in vari esercizi commerciali in pieno centro, parliamo di corso Matteotti dove è difficile entrare: lì, dove è impossibile la creazione di uno scivolo fisso o a rientranza, i negozi dovrebbero essere dotati di rimovibili, posizionando un campanello per la chiamata. Visti i vincoli architettonici che cí sono per i commercianti di queste zone,
il Comune potrebbe dare un contributo con una donazione di
quanto necessario. Non meglio finisce se si desidera godere dei meravigliosi i parchi cittadini: << Quelli di Palazzo Estense non presentano percorsi usufruibili>> Chiude il cerchio delle imperfezioni il fatto che i percorsi dei “loges” per non-vedenti andrebbero maggiormente salvaguardati e lasciati liberi
per il passaggio: in via Vittorio Veneto e in altre zone della città vengono invasi dai tavolini del bar o casualmente da ingombri vari, come transenne magari utilizzate in precedenza e poi dimenticate. Eppure le norme non mancano:
<<Dalla costituzione italiana alla legge 18/2009 , la quale, recependo i contenuti della convenzione ONU sui diritti dei disabili, ne garantisce i diritti ed ogni città, per rispettarli, dovrebbe risultare vivibile per chiunque >> Il problema delle barriere architettoniche riguarda non solo chi ha problemi di handicap ma interessa anche gli anziani, le mamme con i passeggini, piuttosto che, temporaneamente, persone che hanno subito un intervento chirurgico o un incidente << dunque, in definitiva tutti noi>>
Marciapiedi piazza bocciati “sono trappole per i disabili”
Tengo a precisare che AILA è apartitica! La nostra verifica, non è stata organizzata volutamente pre elettorale, ma tutt…
Pubblicato da AILA – Associazione Italiana Lotta Abusi by Ada Orsatti su Venerdì 9 giugno 2017
Castano Primo non aprite quella stazione ferroviaria. AILA “NON E’ CHIACCHERE E DISTINTIVO” MA FATTI COMPIUTI, insieme a Fabrizio Cecchetti.
3 marzo 2016 il Consiglio Direttivo di AILA con il suo Presidente Nazionale Ada Orsatti, la Vicepresidente Serena Lanzoni, il Referente territoriale di Castano Primo Filippo Capestrano ed altri referenti e volontari presiedono ad un incontro stabilito alle ore 17:30, la stazione ferroviaria di Treninord di Castano Primo, insieme ad una manifestazione allo “STOP AL DEGRADO” indotto dalla Lega Nord con il suo segretario di Castano Primo Daniele Rivolta, Casapound movimento politico e al Vice Presidente della Regione Lombardia Fabrizio Cecchetti. Un attimo prima dell’incontro delle 17:30 la Presidente Ada Orsatti, con il suo Referente Territoriale di Castano Primo, Filippo Capestrano ed al Consiglio Direttivo, perlustrano facendo verifica con Marco Montini (referente territoriale di Pavia disabile su di una carrozzina) l’accesso a 360 gradi in lungo ed in largo, come a volte si dice per dichiarare che nessun spazio è stato lasciato inosservato, della stazione ferroviaria di Castano Primo, già segnalata dalla stessa AILA l’anno scorso facendo la sua prima verifica e portata poi all’attenzione nel mese di Novembre al 23 esimo piano del palazzo della Regione Lombardia con il Vicepresidente della giunta Fabrizio Cecchetti ed i suoi collaboratori, dandosi appuntamento di visionarla di persona per verificarne la sua accessibilità. Al primo impatto verifichiamo fin già dalla sua entrata (biglietteria), primo utilizzo che è importante accesso di una stazione ferroviaria, serie problematiche a partire dalla sua porta d’ingresso, che volge la sua apertura verso l’esterno e non verso l’interno, creando seri problemi al Sig. Marco fruitore di una carrozzina, alla quale senza aiuto di un accompagnatore o di un passante gentile e premuroso non riuscirebbe ad entrare per fornirsi di biglietto. In altro caso come ci faceva notare il Presidente di AILA, che non esistono per niente dei percorsi sensoriali, detti LOGES, (percorsi tattilo plantari) per arrivare alla biglietteria, ne tantomeno segnali tattili descrittivi come per esempio: “il braille”, sui tasti opzionali alla decisione direzionale nella unica biglietteria automatica, per fornirsi del rispettoso documento di viaggio. Nulla a togliere che mezzo metro più in là, sempre senza percorsi sensoriali, troviamo una colonnina di chiamata di assistenza, collegata all’informazione dirette di info Point Treninord, all’assistenza dei vigili di Castano e all’assistenza di pronto soccorso, peccato anche lì senza indicazioni braille. Beffa di questa stazione ferroviaria da poco costruita e tirata a nuovo? l’uscita dalla biglietteria presenta una porta che si tira verso l’interno, quindi tornando alle persone con problematiche in sedia a rotelle, o mamme con i passeggini, si ritroverebbero qualora fossero riusciti ad entrare, solo grazie all’aiuto di un passante di fortuna, “SEQUESTRATO” completamente all’interno della biglietteria. Un attimo più tardi anche il buon Fabrizio Cecchetti, si accorge che questo è un atto scandaloso da rimediare all’istante. Continuando verso il nostro percorso alla scoperta della stazione ex-fantasma, ma rimessa a nuovo, ci rendiamo conto che, per grazia bontà divina ricevuta, in banchina vi è installato un percorso sensoriale di codice di arresto “stop,”, quelle, tanto per comprendonio di tutti, striscia gialla che presenta dei pallini (bolle)in rilievo, cara grazia che almeno questo codice di arresto è stato messo, altrimenti c’era il rischio di cadere nei binari! per tanto il cieco rimane tranquillamente fermo ad aspettare il treno, mentre qualora arrivasse il disabile in carrozzina non potrebbe usufruirne. Osserviamo che hanno installato due ascensori che permetterebbero di portare i diversamente abili al binario numero 2 dove porterebbe ad altre direzioni di arrivo desiderate dal viaggiatore, ma senza percorso sensoriale che farebbero capire ad un non vedente della loro esistenza, decidiamo di salire percorrendo le scale e troviamo sulla parte sinistra uno scivolo per le biciclette, mentre nella parte destra un corrimano, dove il cieco o qualsiasi cittadino utilizza, ma attenzione arrivati a metà scala poco più o poco meno c’è un cancello per chiudere la stessa scala, molto pericoloso per chi non vede in quanto il cancello essendo attaccato al corrimano si è spostato in avanti, quindi non è fissato al muro con un gancio per tanto ci si può far male se si è soli! La domanda viene spontanea, perché non è stato posizionato sulla parte sinistra dove c’è appunto lo scivolo delle biciclette?? Aspettando di partecipare alla manifestazione ci accorgiamo che manca un esigenza primaria e fondamentale per tutti gli esseri umani, quella di un fabbisogno fisiologico naturale, il bagno ed il suo utilizzo. Il bagno esiste, ma è completamente chiuso, con una discesa per arrivarci ripida a tal punto che il nostro buon Referente in carrozzina, se non avesse avuto la sua accompagnatrice avrebbe preso il via ad una corsa stile hot wheels andando a sbattere contro la porta del bagno, stessa problematica per le mamme con un passeggino. Ed infine l’ultima, nonché la prima, nostra osservazione della stazione di Castano Primo, è stata quella di entrarvi dall’altra parte, ricordando che i binari del treno dividono la cittadina in due parti, constatando che esiste una discesa ripida superiore al grado di pendenza consentita dalla normativa vigente e dal PEBA, (piano eliminazione barriere architettoniche) che porta al sottopasso, ed una salita altrettanto ripida a tal punto stretta da non far passare due uomini uno accanto all’altro, figuriamoci una carrozzina che incrocia una persona in bicicletta, o mamma con passeggino. Inoltre sempre parlando dell’accessibilità sensoriale posso dire che oltre i percorsi tattilo plantari che anche qui mancano, arrivati in cima non esiste alcun semaforo sonoro (che è sempre in normativa) per l’attraversamento della strada, quindi si attraversa senza saper che esistono le strisce pedonali, ironicamente diciamo proprio alla cieca!! Insomma per AILA possiamo dichiarare la stazione ferroviaria di Castano Primo terrificante e al quanto scandalosa nel suo servizio, ma soprattutto nella sua sicurezza di tutti i viaggiatori. All’arrivo del Vicepresidente della giunta regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, la manifestazione ha inizio con volantini distribuiti con un inno chiaro e forte “STOP AL DEGRADO” mentre l’incontro con AILA, oltre al degrado e la gravità della mancanza di ordine e sicurezza, abbiamo aggiunto la grave problematica che un disabile di qualsiasi patologia non può aver autonomia ed autosufficienza, ciò che si era detto anche al ventitreesimo piano della Regione Lombardia in novembre. Ancora una volta, dopo la vittoria della mozione “PEBA” con Fabrizio Cecchetti, continuiamo a mantenere le promesse fatte al popolo di AILA ed ai suoi follower, di ciò che ci sta più a cuore. Ada Orsatti sotto braccio a Fabrizio Cecchetti, che si presta da cavaliere gentiluomo alla mansione di accompagnatore, riperlustrano insieme famigerata stazione ferroviaria. Riconfermiamo di trovare davanti a noi, un uomo come Fabrizio Cecchetti con veri valori quali l’umiltà e la sensibilità, persona corretta e distinta. Possiamo anche dichiarare che ha un grande dono, che tutti quanti dovrebbero avere nel ruolo in cui lui svolge oggi, quello dell’ascolto tacito e attento alla voce del cittadino, che mantiene i suoi appuntamenti con AILA, vicino alle problematiche contro gli abusi e alle problematiche dei cittadini disabili e non, rispondendo con parole giuste e pensate dirette ai fatti constatati di persona. Alla fine del nostro percorso, abbiamo messo un nodo al fazzoletto lasciandoci ad un prossimo più immediato incontro sul tavolo della Regione Lombardia. Come sempre in ogni manifestazione corretta pulita e ben organizzata troviamo il disturbatore che indica AILA, come un’associazione partitocratica di schieramento, rispondiamo con questo comunicato che AILA non ha colori e bandiere, ma che AILA guarda e osserva verso l’UOMO, che prima di tutto si rende conto di essere cittadino semplice, che scende a braccetto con i suoi simili, senza false promesse ed illusioni, senza alter ego e avido di potere, ma un uomo che vuole sentirsi utile al prossimo e alla sua comunità che con educazione e grazia chiede aiuto. Un sentito e profondo grazie al Vicepresidente Regionale Fabrizio Cecchetti e alla Presidente AILA Ada Orsatti.
AILA-Associazione Italiana Lotta Abusi – Ivan Suen Ufficio Stampa
ufficiostampa@ailaorsatti.it
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Comunicato stampa AILA : ogni bimbo disabile è nostro figlio
SI APRONO A PALERMO NOVE PARCHI GIOCHI E DUE DI QUESTI SONO INCLUSIVI. QUASI INCLUSIVI!!
AILA ACCOGLIE LA NOTIZIA E VA A VERIFICARE GRAZIE AD UNO DEI SUOI TANTI REFERENTI TERRITORIALI SPARSI SU TUTTA LA NAZIONE
Il giorno 6 Dicembre 2015 alle ore 10:00 a Palermo si aprono nove parchi giochi nuovi di cui due sono, detto da un comunicato, Parco con giochi Inclusivi destinato a persone diversamente Abili, per l’esattezza nei siti di Villa Trabia e Case Rocca.
I bambini con disabilità hanno il diritto di giocare in spazi adatti alle loro esigenze, ed esistono strumenti per farlo. Parliamo di parco giochi inclusivi, spiegazione molto semplice dove sta per indicare, “far parte e poter fare”, un parco giochi per TUTTI. Più dettagliatamente, i parco giochi inclusivi sono aree attrezzate consingole giostre o interi spazi dove anche i bambini con disabilità -fisiche o sensoriali – o con problemi di movimento possano giocare in sicurezza, insieme a tutti gli altri.In definitiva, spazi privi di barriere architettoniche o sensoriali per muoversi liberamente utilizzando strutture adatte alla fruizione da parte di piccoli che possono avere bisogno di ausili o avere difficoltà, sia sensoriali o di movimento.
La nostra referente A.I.L.A sul territori di Palermo e provincia, Margherita Bravo, Sentendo questa notizia si reca con suo figlio Gabriele, diversamente Abile, nel sito di Villa Trabia, contenta e soddisfatta che nella sua città, appunto Palermo, vi siano parchi dedicati a tutti i Bambini compreso Gabriele, che viene informato che potrà andare su di un altalena senza correre rischi.
All’arrivo sul posto dove c’era in corso l’inaugurazione, Margherita, esperta sulle norme P.E.B.A e sulle strutture che devono essere costruite e posizionate in un certo modo, si accorge che l’altalena per disabili non c’era proprio, e che le indicano, che nel famoso comunicato c’era stato un errore dichiarando che l’altalena per disabili si trovava a Villa Trabia mentre invece si trova nel sito del Parco di Case Rocca.
Sapere che esiste un’altalena per disabili è una gioia per Margherita e per Gabriele, quindi si recano rapidi da Villa Trabia a Case Rocca per poter finalmente provare un emozione del gioco insieme ai tutti gli altri cittadini di Palermo, purtroppo neanche nel sito di Case Rocca ci trova l’altalena tanto desiderata e non solo, Margherita nota che non esistono neanche i percorsi sensoriali, Loges, che di legge in luoghi pubblici devono essere presenti, ed altre norme P.E.B.A.
LEGGI LA TESTIMONIANZA DI MARGHERITA BRAVO
A.I.L.A con il suo presidente Nazionale la Sig.ra Ada Orsatti e Margherita Bravo si propongono come organo osservatore e di collaborazione affiancando le istituzioni territoriali per tutte quelle comunicazioni che riguardano le informazioni, soprattutto nei comunicati stampa di come essere chiari e specifici, ad usare termini che possono far nascere gioie nel cuore e nella speranza per poi non diventare l’ennesima disillusione e amarezza perché mal usate ed interpretate.
Margherita Bravo aggiunge : “Ogni bimbo con disabilità è nostro figlio” in linea con A.I.L.A che da sempre combatte nell’essere NON un disturbatore, ma anzi un ottimo collaboratore e amico di tutti e di tutte quelle situazione che con ferma intelligenza e giusta conoscenza si possono risolvere.
A.I.L.A promette di cercare di aprire un varco di comunicazioni e di collaborazioni affinché finalmente possa esistere, fisicamente, la tanto altalena desiderata nei siti sopra indicati nella nostra meravigliosa Palermo
Ivan Suen – Ufficio Stampa AILA
ufficiostampaailaorsatti.it
Presidente Nazionale AILA
Associazione Italiana Lotta Abusi
Ada Orsatti
ailaorsatti@virgilio.it
Palermo: Ogni bimbo con disabilità è nostro figlio
“Ogni persona con disabilità e’ nostro figlio “
Appello per parchi giochi inclusivi per bambini .
Oggi mi sono recata all’inaugurazione del parco giochi presso il sito di Villa Trabia a Palermo , da mamma di un bambino diversamente abile e da referente territoriale per Palermo e prov di A.I.L.A ASSOCIAZIONE ITALIANA LOTTA ABUSI , con grande rammarico devo dire che non ho trovato un parco gioco che sia inclusivo per i bambini disabili.
GUARDA LE FOTO VILLA TRABIA
Oltre a recarmi a villa Trabia il giorno 6 dicembre ho voluto accertarmi facendo verifica anche di case rocca che e’ l’altro parco giochi che prevedeva l’accessibilità e l’installazione dell’altalena posto singolo per disabili..ma purtroppo non ho trovato ne percorsi accessibili ne giochi inclusivi come era stato comunicato tramite conferenza stampa e da vari articoli trovati su internet
Premesso
Che la convenzione dei diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea Generale delle nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia con legge 27 Maggio 1991 n. 176, all’art 23, comma 1) prevede che gli stati riconoscono che i fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati devono condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscono la loro dignità, favoriscono la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità e, più’ avanti, al comma 3 che i minori handicappati abbiano effettivamente accesso alla educazione, alla formazione , alle cure sanitarie, alla riabilitazione, alla preparazione al lavoro e alle attività’ ricreative e possano beneficiare di questi servizi in maniera atta a concretizzare la più’ completa integrazione sociale e il loro sviluppo personale.
Art 7 minori con disabilita’
1) gli stati parti adottano ogni misura necessaria a garantire il pieno godimento di tutti i diritti umani e delle liberta’ fondamentali da parte dei minori con disabilita’, su base di uguaglianza con gli altri minori.
Art 19: vita indipendente ed inclusione nella società
Gli stati parti alla presente convenzione riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilita’ a vivere nella società, con la stessa liberta’ di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilita’ di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società, anche assicurando che :
I SERVIZI E LE STRUTTURE SOCIALI DESTINATE A TUTTA LA POPOLAZIONE SIANO MESSE A DISPOSIZIONE , SU BASE DI UGUAGLIANZA CON GLI ALTRI, DELLE PERSONE CON DISABILITA’ E SIANO ADATTATE AI LORO BISOGNI. AL FINE DI CONSENTIRE ALLE PERSONE CON DISABILITA’ DI PARTECIPARE SU BASE DI UGUAGLIANZA CON GLI ALTRI ALLE ATTIVITÀ RICREATIVE, AGLI SVAGHI E ALLO SPORT, GLI STATI PARTI ADOTTANO MISURE ADEGUATE A: GARANTIRE CHE I MINORI CON DISABILITA’ POSSANO PARTECIPARE, SU BASE DI UGUAGLIANZA CON GLI ALTRI MINORI, ALLE ATTIVITÀ LUDICHE, RICREATIVE, AGLI SVAGHI ED ALLO SPORT, INCLUSE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL SISTEMA.
CHIEDO ALLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHE SIANO ADOPERATE SCELTE A FAVORE DELLA PERSONA. SONO DELL’IDEA CHE I BAMBINI, NEL GIOCO COME NELL’APPRENDIMENTO, NELLE ATTIVITÀ’ DI ESPRESSIONE E NELLE ATTIVITÀ’ CREATIVE, SI DEBBA OFFRIRE LE STESSE OPPORTUNITÀ E POSSIBILITÀ. E’ POSSIBILE COMPRENDERE COME SI POSSANO ORGANIZZARE, SEMPLICEMENTE PARTENDO DALLE ESIGENZE DEI PIÙ’ FRAGILI, PERCHE’ CERTAMENTE ANCHE COLORO CHE NON HANNO I MEDESIMI BISOGNI, MAGARI DI DIVERSI, DI PIÙ’ SEMPLICE E ORDINARIA DIFFICOLTÀ, SONO SICURAMENTE COINVOLTI E COINVOLGIBILI . LA STESSA CITTÀ’ DOVREBBE ESSERE CONCEPITA IN QUESTO MODO : PARTENDO DALL’ANZIANO, DA CHI E’ PIU’ LENTO NEL MOVIMENTO, DA CHI HA MINORI CAPACITA’. RITENGO ACCESSIBILE E QUINDI INCLUSIVO QUEL PARCO GIOCHI IN CUI LE STRUTTURE LUDICHE PRESENTI, NONCHÉ’ IN FUNZIONE DI UN UTILIZZO POSSIBILE DA PARTE DI TUTTI I BAMBINI.
Ritengo coerente perseguire una politica di abbattimento delle barriere, non solo culturali e comportamentali, ma anche fisiche , al fine di realizzare la piena inclusione , ai vari livelli individuali nella citata convenzione.
In considerazione della attuale gravosa carenza di risorse, mentre non appare realizzabile nell’immediato una riconversione dei giochi esistenti in maniera da poterli rendere fruibili da parte di tutti i bambini in maniera inclusiva, puo’ al contrario provvedersi di disporre , d’ora in avanti, che le attrezzature di gioco di nuova realizzazione ed installazione negli spazi verdi, parchi e ville storiche del comune di Palermo siano configurate in maniera da renderle accessibili, indistintamente da parte di tutti i bambini. E’ quindi si può’ parlare di parco giochi in cui le strutture ludiche presenti nonché i percorsi, le pavimentazioni e tutti gli altri elementi che compongono l’area, siano stati scelti in funzione di un utilizzo possibile da parte di tutti i bambini.
Margherita bravo
Referente territoriale A.I.L.A per Palermo e prov.
Parliamo di disabilità ma soprattutto parliamo di fragilità e di inclusione per tutti. Questo vuol dire abolire le differenze e sostenere le diversità che devono diventare un plus-valore per fare crescere sempre di più il senso civico di cittadini e istituzioni. L’idea centrale è quella di porgere alle persone con fragilità, spesso considerate cittadini invisibili, la possibilità di diventare, invece, dei cittadini sociali, nell’ambito di un patto tra diritti e doveri che ognuno di noi dovrebbe sentire e praticare fortemente nel quotidiano.
Ada Orsatti
seguirà comunicato stampa e video…