La spiaggia dei valori
La “spiaggia dei valori” è un progetto esplosivo che nasce da una ferita profonda: un lutto e il ricordo di una mancanza di strutture idonee. Una spiaggia inclusiva, aperta dal 29 giugno al 14 settembre, inaugurata il 9 luglio(giorno del compleanno di Dario) data durante la quale si è tenuta una grande festa.
Perché spiaggia dei valori? Ciascuna piazzola è dedicata a uno dei valori – amore, fede, solidarietà, ascolto, generosità, vita, resilienza, libertà, prendersi cura, serenità, collaborazione, amicizia, speranza, altruismo, impegno, gratitudine, famiglia, inclusione, fiducia – fondanti. Un’opera resa possibile dall’impegno della faentina Debora Donati, presidente dell’associazione “Insieme a te” e moglie di Dario Alvisi, scomparso nel 2018 a causa della Sla.
“La spiaggia è completamente accessibile, partendo dai parcheggi dedicati, alle postazioni con lettini più grandi e due sedie per gli accompagnatori, alle docce con acqua calda. Le postazioni sono dotate di energia elettrica, di sollevatore a binario e di tende per garantire la privacy delle persone. Dalle 9 alle 19 la famiglia riesce a stare al mare, in un posto all’ombra, ventilato, come se fosse a casa ma col vantaggio di essere in vacanza. C’è chi si ferma un giorno, chi per più tempo. E per questi ospiti ci sono alcuni appartamenti accessibili che possono essere presi in affitto. Sono presenti otto sedie sole-mare, due sedie sofao per persone completamente allettate, due jobs e una tiralò, salvagenti e giubbotti galleggianti.” racconta Debora.
“Il concetto che vogliamo passare – aggiunge Debora – è che ci sono molte possibilità anche quando si ha a che fare con condizioni gravi e gravissime: deve passare il concetto di vita, non di morte. L’esperienza che vogliamo far vivere è quella di un tempo normale per tutti.
Da noi si parte dal presupposto che i nostri sono ospiti e non pazienti, siamo in una spiaggia in cui le famiglie fanno una vacanza. È vero che si tratta di un progetto di carattere sanitario, perché l’ASL collabora con noi, e di carattere sociale ma soprattutto di carattere turistico”.
Sara Zanon