disabili visivi
AILA Torino – Lavoratori Tundo e A&T in piazza accanto alle associazioni per rivendicare il diritto alla mobilità dei disabili in ogni forma

Nella giornata del 14 settembre si è svolto un presidio davanti al Municipio organizzato da alcune associazioni di disabili, con l’intento di sensibilizzare l’Amministrazione e la cittadinanza sul tema delle barriere architettoniche e, quindi, sul tema del diritto alla libertà di circolazione.
Tale diritto, inteso come libertà di movimento sul territorio generalmente intesa, assume contorni ancor più particolari per i disabili e si articola, ad esempio, nel superamento delle barriere architettoniche e burocratiche tipo ingressi in ztl (questa nello specifico, almeno in teoria, dovrebbe essere superata concretamente a breve), libera accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico, istituzione di un servizio di trasporto pubblico dedicato efficiente.
Per giungere a garantire concretamente l’esercizio di tale diritto costituzionalmente garantito occorre sinergia fra cittadini, Istituzioni, associazioni, imprese e lavoratori dei settori interessati.
Il diritto alla libertà di circolazione è, peraltro, un bene della collettività stessa in quanto contribuisce ad arricchire la società, consentendo incontri e partecipazione, quindi è un dovere della collettività tutelarlo in armonia di intenti.
In tale giornata i lavoratori della ditta Tundo e della cooperativa A&T, che quotidianamente operano nel trasporto dedicato, hanno voluto essere vicini ai manifestanti presenziando personalmente insieme alle persone che abitualmente trasportano.
Questi lavoratori svolgono, infatti, un ruolo fondamentale per garantire il suddetto diritto alla mobilità e proprio per questo motivo hanno sviluppato una specifica sensibilità sul tema.
Al contempo, però, rilevo come necessitino di essere messi in condizione di poter svolgere tale importante funzione sociale ed, in particolare, di ricevere le proprie spettanze alle rispettive scadenze, perché senza stipendio nessuno potrebbe svolgere tale servizio, non foss’altro perché sarebbe necessario dedicare il proprio tempo ad altre attività che consentano di portare il pane alla famiglia.
Ad oggi, purtroppo, i dipendenti riferiscono che la ditta Tundo ancora non abbia saldato tutte le proprie pendenze nei loro confronti, nonostante si sia avviato un tavolo di confronto con la mediazione del Comune.
Auspico che possa esserci in tempi rapidi il pagamento di tutte spettanze ancora in sospeso e che l’azienda si renda conto della delicatezza e particolarità del servizio preso in appalto, che, pertanto, deve essere trattato con serietà ed attenzione.
Davide Schirru
Segretario Provinciale Cisal Torino e referente regionale Associazione Italiana Lotta agli Abusi
Cell. 339 3032296
Ostacoli in ogni angolo: Pavia nemica dei disabili
Esposto dell’Aila dopo un tour tra le barriere architettoniche della città
di MANUELA MARZIANI
Pavia, 14 ottobre 2018 – Una città che non ha ancora eliminato le barriere architettoniche e sensoriali e lo stato di generale inaccessibilità per i disabili. Con questa motivazione ieri mattina l’Aila (l’Associazione italiana lotta abusi) ha presentato un esposto alla Procura di Pavia. A consegnarlo, Ada Orsatti, presidente nazionale di Aila (l’Associazione è presente con oltre 40 sezioni su tutto il territorio nazionale). Insieme alla vicepresidente Serena Lanzoni e Marco Montini, referente di Aila per la provincia di Pavia, ha percorso alcune strade della città per dimostrare la presenza di ostacoli per chi si sposta in carrozzina, come per i disabili sensoriali o più semplicemente per una mamma che spinge un passeggino. «La zona che si trova davanti all’Ats – ha sottolineato Ada Orsatti – è una di quelle che presentano maggiori ostacoli non solo per le persone diversamente abili, ma anche per gli anziani o le mamme con i passeggini: mancano scivoli per i passaggi pedonali e il selciato dei portici è costellato di buche».
«Una situazione che si incontra in moltissimi altri punti di Pavia – ha aggiunto Marco Montini -, a partire dal centro storico. Denunciamo in particolare la mancanza di accessibilità ai palazzi delle istituzioni, a partire dal tribunale per arrivare al Policlinico San Matteo, senza dimenticare le difficoltà che si incontrano anche ad entrare nella maggior parte degli studi medici e delle farmacie». In alcuni casi, infatti, quando un disabile si presenta davanti allo studio medico è il professionista a dover uscire in strada per visitarlo. Impossibile anche raggiungere alcune fermate dell’autobus, troppo alto lo scalino.
«Pure il sottopassaggio di piazza della Minerva – ha aggiunto Montini – è inutilizzabile per chi si sposta in carrozzella, come dai numerosi studenti fuori sede che si spostano trascinando un trolley. Abbiamo ricevuto 3600 segnalazioni da parte di utenti che si lamentavano oltre a diverse lagnanze che mi sono state presentate verbalmente». «Per legge – sottolinea la presidente Orsatti – i non vedenti devono avere i percorsi a terra, altrimenti non possono muoversi in piena autonomia. E a Pavia mancano».
La presidente quindi chiede al sindaco Massimo Depaoli di intervenire: «Abbiamo incontrato il primo cittadino due anni e mezzo fa – ha affermato ancora Ada Orsatti -: da parte sua e della giunta c’era stato l’impegno a un confronto costruttivo per cercare di porre rimedio al grave problema delle barriere architettoniche e sensoriali. Ma da quel momento in poi gli amministratori di Pavia non hanno più voluto sentirci e la situazione in città è, se possibile, ulteriormente peggiorata. A questo punto per noi è stato inevitabile presentare un esposto in Procura. Sarà la magistratura a stabilire di chi è la responsabilità di questo mancato rispetto di leggi internazionali e nazionali, nonché degli stessi principi sanciti nella Costituzione italiana».
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IL TRENO AILA NON FERMA LA SUA CORSA SUI BINARI DEL CONTROLLO DELLE STAZIONI FERROVIARE! AL COMANDO DELLA SUA TESTA LA PRESIDENTE ADA ORSATTI SCENDE AD OGNI FERMATA E CERTIFICA SENZA VIA DI SCAMPO
Ancora una volta non si ferma la corsa della Presidente Nazionale di AILA Ada Orsatti, nel controllo delle stazione ferroviarie denunciate non “SICURE” per tutti i cittadini normodotati e non. Questa volta il controllo è toccato alle stazione ferroviarie di Treninord di Turbigo e Vanzaghello. AILA sempre al fianco di Fabrizio Cecchetti, Vicepresidente della Giunta Regionale della Lombardia, ispeziona la stazione di Turbigo per verificare la sua accessibilità per i disabili, affinchè certificare il suo buon servizio e la sua messa a normativa vigente e alla normativa “PEBA” (piano eliminazione barriere architettoniche scaduta il 31/12/2014 ), per la sicurezza di tutti i cittadini del comune di Turbigo. Inutile dichiarare che ancora una volta non esistono percorsi tattilo plantari, (LOGES). Il problema dell’accessibilità sensoriale, non può passare inosservato, faro della notte per un cieco i LOGES indicano il percorso giusto per il coretto utilizzo delle sovrastrutture urbane, mettendo in totale sicurezza anche l’ipovedente, che consentitemi la parabola, che spesso utilizza la Presidente Ada Orsatti, e portandolo a fidarsi CIECAMENTE di ciò che un corretto posizionamento dei percorsi tattilo plantari dovrebbe svolgere, mettendo al sicuro il nostro viaggiatore non vedente. Per allegoria e come interrompere ad un certo punto la continuità dei binari di un treno in corsa senza lasciare il tempo di fermarsi, portandolo al suo critico e disastroso DERRAGLIAMENTO. Uno scandalo indescrivibile quello che ci troviamo di fronte dove là esiste il percorso di “stop arresto”(striscia di mattonelle una affiancata all’altra con bolle in rilievo di colore giallo), che terminano su punti pericolosissimi, dirupi di svariati centimetri di altezza, porterebbero ad una drammatica caduta del disabile provocandogli non indifferenti danni e sofferenze. Come per usare una citazione poetica: “ Il viaggio è quel bellissimo percorso che aiuta gli uomini a raggiungere limiti impossibili facendoli sentire parte integrante di un unico mondo, di unica casa, di un unico grande amore…la VITA!”, qui in queste stazioni, il viaggio, finirebbe nel portare desolazione e isolamento portando a pochi passi del proprio viaggio ad una bruttissima esperienza di vita. Dobbiamo tenere conto che se si dice: “Il progresso avvicina gli uomini” qui il progresso in queste stazioni appena costruite di nuova concezione non esiste per niente. Parliamo ora dei disabili in carrozzina, esiste la gravita’ all’apertura e chiusura delle porte nella biglietteria, come precedentemente si era notato per la stazione di Castano Primo. Andando avanti con il nostro treno AILA ci fermiamo alla stazione di Vanzaghello, scesa doverosa per il gruppo AILA, composta da giovani, adulti e alcuni portatori con patologie differenti, i veri piloti della messa appunto delle stazioni, che è preposto al controllo insieme al suo Presidente Ada Orsatti, rimane inorridita allo scenario di scarso e pericolosissimo utilizzo. Le discese e le salite che portano agli ingressi della stazione di Vanzaghello ad un certo punto pongono dei delimitatori disposti a zig zag, che impediscono l’agevolazione del passaggio di una sedia a rotelle, mentre chi usufruisce di una carrozzina elettrica, non riesce nemmeno ad entrare nel primo delimitatore, in quanto la carozzina a misure diverse dalla classica sedia a rotelle, diciamo più larga e più lunga. Riguardo invece al cieco con il proprio cane guida, questi delimitatori, mettono in seria sicurezza il non vedente, che a dichiarazione della Presidente Ada Orsatti passerebbe sotto, spinto dalla sua regolare natura a passare sotto l’ostacolo là dove l’ostacolo lo consente, facendo inciampare o far sbattere il suo padrone. Torniamo “all’accessibilità sensoriale”, nella sala d’aspetto dove si trovano le Colonnine di biglietteria automatizzata e di SOS, senza applicazione ai suoi tasti di menù e di scelta in braille, assenza totale di Loges, cancelletti aperti che portano a vicoli ciechi senza totale sicurezza e trappole che portano un senso di smarrimento e di panico, senza parlare degli ascensori che non hanno il sintetizzatore vocale (forse rotto?) Ulteriormente defezione (di tutte e tre le stazioni dove abbiamo svolto verifica)Treninord, assenza di utilizzo di toilette, ma a Vanzaghello esiste oltre il danno la beffa ai danni di tutti i cittadini e della società in generale che trovano un bagno, ma attenzione alla disfunzione psicologica che porta vedere una toilette all’interno di un bar, completamente dismesso da svariati mesi se non da anni. In dulcis infondo trovare una scalinata che porta allo scambio del binario, sotto passo, che ad un tratto porta ai suoi primi gradini ad una totale assenza di ringhiera, potremmo dichiarare di totale denuncia penale al suo ideatore e costruttore, nonché architetto o ingegnere costruttore edile della stazione, che non ha pensato minimamente di non approvare una terrificante trappola di morte, anche per un viaggiatore distratto normodotato, senza parlare dei bambini che corrono a destra e sinistra, la Presidente Ada Orsatti facendo la sua verifica, costeggiando con il suo bastone la vetrata del fantomatico bar, si è poi trovata in seria difficoltà, in quanto innanzi a lei ha trovato un palo in cemento, per logica cerchi l’orientamento e svoltando alla sua destra di codesto pianerottolo aveva il vuoto, se fosse stata da sola sarebbe caduta giù per le scale. Terrificante la sua completa verifica la stazione di Vanzaghello ha ricevuto da parte di AILA un timbro pesante e rosso di “NON APPROVATO” QUELLA STAZIONE VA IMMEDIATAMENTE MESSA A NORMA ED IN TOTALE SICUREZZA. Non aspettiamo sempre il disastro o la tragedia su cui piangere là dove AILA prima ci ha visto. Gli spazi preposti ai parcheggi dei disabili sono totalmente e completamente fuori norma, (come verificatosi nelle altre due stazioni) non dando il giusto utilizzo di scesa dalla propria auto, ricordando che il disabile deve poter avere il giusto spazio per tirare fuori la carrozzina dall’auto, per continuare la sua giornata in tutta dipendenza e fruibilità. Il treno AILA riparte per nuove verifiche con un rapporto ancora a nostro dispiacere catastrofico. Speranzosi nella prossima fermata il capo treno, La Presidente Ada Orsatti incita le pubbliche amministrazioni istituzionali a salire sul vagone riunioni del treno AILA a decretare nuove ed immediate soluzioni.
Foto :Verifica accessibilità stazione di Turbigo e Vanzaghello
Milano Ivan Suen
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Comunicato stampa A.I.L.A. situazione “ferroviaria” Castano Primo – MI
AILA presenta #fidaticiecamente – campagna di sensibilizzazione
Anche noi ciechi possiamo aiutare le persone in carrozzina!! Altroché piangersi addosso, o farsi compatire “poverina non vede”..mah vaffa..avete presente quando andiamo a sciare?? Comandi in cuffia?? Ecco aiutiamo le persone che fruiscono di carrozzina!! Loro ci indicano la strada con i comandi e noi spingiamo la carrozzina, come vedete se si vuol aiutare tutto si può fare!! Ieri ho fatto provare l’emozione detta “pura adrenalina “, al mio caro referente Marco uscito illeso anche dalla mia corsa!! Da rifare e al più presto! Ok son un po’ fuori convergenza! è partito il nuovo mio motto “#fidaticiecamente”
..organizziamo un qualcosa con le persone in sedia a rotelle??#fidaticiecamente invitiamo un po’ di persone in carrozzina??oppure proviamo a far una nuova sensibilizzazione con i politici li mettiamo sulla sedia a rotelle e noi ciechi li spingiamo?? Fabrizio Cecchetti ed Alessandro Fermi che ne pensate? Mi potreste aiutare ad organizzare un evento simile?? I non vedenti li trovo io.. Il sensibilizzare è importante per tutta la società in generale..non solo serve per aiutare ad abbattere “le barriere mentali..”chi meglio di voi può aiutarmi a raggiungere questo obiettivo?? Allora facciamo questo evento?? Non solo in Italia non è stata mai fatta una cosa simile..io son pronta e voi?
Presidente Nazionale AILA
Ada Orsatti
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