Castano Primo non aprite quella stazione ferroviaria. AILA “NON E’ CHIACCHERE E DISTINTIVO” MA FATTI COMPIUTI, insieme a Fabrizio Cecchetti.

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 3 marzo 2016 il Consiglio Direttivo di AILA con il suo Presidente Nazionale Ada Orsatti, la Vicepresidente Serena Lanzoni, il Referente territoriale di Castano Primo Filippo Capestrano ed altri referenti e volontari presiedono ad un incontro stabilito alle ore 17:30, la stazione ferroviaria di Treninord di Castano Primo, insieme ad una manifestazione allo “STOP AL DEGRADO” indotto dalla Lega Nord con il suo segretario di Castano Primo Daniele Rivolta, Casapound movimento politico e al Vice Presidente della Regione Lombardia Fabrizio Cecchetti. Un attimo prima dell’incontro delle 17:30 la Presidente Ada Orsatti, con il suo Referente Territoriale di Castano Primo, Filippo Capestrano ed al Consiglio Direttivo, perlustrano facendo verifica con Marco Montini (referente territoriale di Pavia disabile su di una carrozzina) l’accesso a 360 gradi in lungo ed in largo, come a volte si dice per dichiarare che nessun spazio è stato lasciato inosservato, della stazione ferroviaria di Castano Primo, già segnalata dalla stessa AILA l’anno scorso facendo la sua prima verifica e portata poi all’attenzione nel mese di Novembre al 23 esimo piano del palazzo della Regione Lombardia con il Vicepresidente della giunta Fabrizio Cecchetti ed i suoi collaboratori, dandosi appuntamento di visionarla di persona per verificarne la sua accessibilità. Al primo impatto verifichiamo fin già dalla sua entrata (biglietteria), primo utilizzo che è importante accesso di una stazione ferroviaria, serie problematiche a partire dalla sua porta d’ingresso, che volge la sua apertura verso l’esterno e non verso l’interno, creando seri problemi al Sig. Marco fruitore di una carrozzina, alla quale senza aiuto di un accompagnatore o di un passante gentile e premuroso non riuscirebbe ad entrare per fornirsi di biglietto. In altro caso come ci faceva notare il Presidente di AILA, che non esistono per niente dei percorsi sensoriali, detti LOGES, (percorsi tattilo plantari) per arrivare alla biglietteria, ne tantomeno segnali tattili descrittivi come per esempio: “il braille”, sui tasti opzionali alla decisione direzionale nella unica biglietteria automatica, per fornirsi del rispettoso documento di viaggio. Nulla a togliere che mezzo metro più in là, sempre senza percorsi sensoriali, troviamo una colonnina di chiamata di assistenza, collegata all’informazione dirette di info Point Treninord, all’assistenza dei vigili di Castano e all’assistenza di pronto soccorso, peccato anche lì senza indicazioni braille. Beffa di questa stazione ferroviaria da poco costruita e tirata a nuovo? l’uscita dalla biglietteria presenta una porta che si tira verso l’interno, quindi tornando alle persone con problematiche in sedia a rotelle, o mamme con i passeggini, si ritroverebbero qualora fossero riusciti ad entrare, solo grazie all’aiuto di un passante di fortuna, “SEQUESTRATO” completamente all’interno della biglietteria. Un attimo più tardi anche il buon Fabrizio Cecchetti, si accorge che questo è un atto scandaloso da rimediare all’istante. Continuando verso il nostro percorso alla scoperta della stazione ex-fantasma, ma rimessa a nuovo, ci rendiamo conto che, per grazia bontà divina ricevuta, in banchina vi è installato un percorso sensoriale di codice di arresto “stop,”, quelle, tanto per comprendonio di tutti, striscia gialla che presenta dei pallini (bolle)in rilievo, cara grazia che almeno questo codice di arresto è stato messo, altrimenti c’era il rischio di cadere nei binari! per tanto il cieco rimane tranquillamente fermo ad aspettare il treno, mentre qualora arrivasse il disabile in carrozzina non potrebbe usufruirne. Osserviamo che hanno installato due ascensori che permetterebbero di portare i diversamente abili al binario numero 2 dove porterebbe ad altre direzioni di arrivo desiderate dal viaggiatore, ma senza percorso sensoriale che farebbero capire ad un non vedente della loro esistenza, decidiamo di salire percorrendo le scale e troviamo sulla parte sinistra uno scivolo per le biciclette, mentre nella parte destra un corrimano, dove il cieco o qualsiasi cittadino utilizza, ma attenzione arrivati a metà scala poco più o poco meno c’è un cancello per chiudere la stessa scala, molto pericoloso per chi non vede in quanto il cancello essendo attaccato al corrimano si è spostato in avanti, quindi non è fissato al muro con un gancio per tanto ci si può far male se si è soli! La domanda viene spontanea, perché non è stato posizionato sulla parte sinistra dove c’è appunto lo scivolo delle biciclette?? Aspettando di partecipare alla manifestazione ci accorgiamo che manca un esigenza primaria e fondamentale per tutti gli esseri umani, quella di un fabbisogno fisiologico naturale, il bagno ed il suo utilizzo. Il bagno esiste, ma è completamente chiuso, con una discesa per arrivarci ripida a tal punto che il nostro buon Referente in carrozzina, se non avesse avuto la sua accompagnatrice avrebbe preso il via ad una corsa stile hot wheels andando a sbattere contro la porta del bagno, stessa problematica per le mamme con un passeggino. Ed infine l’ultima, nonché la prima, nostra osservazione della stazione di Castano Primo, è stata quella di entrarvi dall’altra parte, ricordando che i binari del treno dividono la cittadina in due parti, constatando che esiste una discesa ripida superiore al grado di pendenza consentita dalla normativa vigente e dal PEBA, (piano eliminazione barriere architettoniche) che porta al sottopasso, ed una salita altrettanto ripida a tal punto stretta da non far passare due uomini uno accanto all’altro, figuriamoci una carrozzina che incrocia una persona in bicicletta, o mamma con passeggino. Inoltre sempre parlando dell’accessibilità sensoriale posso dire che oltre i percorsi tattilo plantari che anche qui mancano, arrivati in cima non esiste alcun semaforo sonoro (che è sempre in normativa) per l’attraversamento della strada, quindi si attraversa senza saper che esistono le strisce pedonali, ironicamente diciamo proprio alla cieca!! Insomma per AILA possiamo dichiarare la stazione ferroviaria di Castano Primo terrificante e al quanto scandalosa nel suo servizio, ma soprattutto nella sua sicurezza di tutti i viaggiatori. All’arrivo del Vicepresidente della giunta regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, la manifestazione ha inizio con volantini distribuiti con un inno chiaro e forte “STOP AL DEGRADO” mentre l’incontro con AILA, oltre al degrado e la gravità della mancanza di ordine e sicurezza, abbiamo aggiunto la grave problematica che un disabile di qualsiasi patologia non può aver autonomia ed autosufficienza, ciò che si era detto anche al ventitreesimo piano della Regione Lombardia in novembre. Ancora una volta, dopo la vittoria della mozione “PEBA” con Fabrizio Cecchetti, continuiamo a mantenere le promesse fatte al popolo di AILA ed ai suoi follower, di ciò che ci sta più a cuore. Ada Orsatti sotto braccio a Fabrizio Cecchetti, che si presta da cavaliere gentiluomo alla mansione di accompagnatore, riperlustrano insieme famigerata stazione ferroviaria. Riconfermiamo di trovare davanti a noi, un uomo come Fabrizio Cecchetti con veri valori quali l’umiltà e la sensibilità, persona corretta e distinta. Possiamo anche dichiarare che ha un grande dono, che tutti quanti dovrebbero avere nel ruolo in cui lui svolge oggi, quello dell’ascolto tacito e attento alla voce del cittadino, che mantiene i suoi appuntamenti con AILA, vicino alle problematiche contro gli abusi e alle problematiche dei cittadini disabili e non, rispondendo con parole giuste e pensate dirette ai fatti constatati di persona. Alla fine del nostro percorso, abbiamo messo un nodo al fazzoletto lasciandoci ad un prossimo più immediato incontro sul tavolo della Regione Lombardia. Come sempre in ogni manifestazione corretta pulita e ben organizzata troviamo il disturbatore che indica AILA, come un’associazione partitocratica di schieramento, rispondiamo con questo comunicato che AILA non ha colori e bandiere, ma che AILA guarda e osserva verso l’UOMO, che prima di tutto si rende conto di essere cittadino semplice, che scende a braccetto con i suoi simili, senza false promesse ed illusioni, senza alter ego e avido di potere, ma un uomo che vuole sentirsi utile al prossimo e alla sua comunità che con educazione e grazia chiede aiuto. Un sentito e profondo grazie al Vicepresidente Regionale Fabrizio Cecchetti e alla Presidente AILA Ada Orsatti.

AILA-Associazione Italiana Lotta Abusi – Ivan Suen Ufficio Stampa

ufficiostampa@ailaorsatti.it

 

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